09 Set 19 Maggio 2018 (10 anni di Noi)
Le favole, quelle belle, generalmente iniziano con il classico “C’era una volta” e questa che vi voglio raccontare è proprio una di quelle.
C’era una volta, mese più mese meno circa dieci anni fa, un giovanotto di belle speranze che per farsi ossa, curriculum e reputazione, decise di intraprendere un’avventura che gli cambiò decisamente la vita.
Superfluo dire che quel giovanotto fossi io e, baldanzoso e sfrontato, partii nel Maggio del 2008 per la mia terza stagione estiva lavorativa per una delle isole più belle del mondo: la Sardegna.
Ricordo che quell’anno iniziai a lavorare per un piccolo ristorantino di Portorotondo, in piazzetta Casbah, in attesa che arrivasse Luglio per far parte del Country club (noto locale della Costa Smeralda).
Lavoravo con uno chef con la C maiuscola Giorgio Gentilini, uomo dalla sensibilità superiore alla media e dall’enciclopedica cultura gastronomica che contribuì in maniera importante a farmi avvicinare a questa professione.
Tornando a Noi quell’estate conobbi una ragazza che con modi educati e sobri mi conquistò.
Chiunque potrebbe pensare alla classica storiella estiva da villeggiatura Lei turista, Lui conoscitore a menadito del luogo, invece io e quella ragazza da quell’estate del 2008 non ci lasciammo più.
Abbiamo spesso attraversato l’Italia a causa del mio lavoro e Lei, mi ha sempre sostenuto sia nei momenti belli sia, seppur spesso in maniera critica, nei momenti più difficili.
Insomma una compagna di vita meravigliosa che in dieci anni anni mi ha regalato tre, dico tre, miracoli: uno di 7 anni Camilla, uno di 4 Rebecca e l’ultimo di 2 Ludovica.
Sembra tutto perfetto, ma in realtà, per me e Cecilia, per rendere davvero il tutto una favola come quella che vi sto raccontando, manca il lieto fine che non poteva essere solo il classico …e vissero tutti felici e contenti.
Per chiudere il cerchio bisogna rileggere il titolo di questa favola – 19 Maggio 2018- perché dopo due lustri il finale migliore verrà raccontato in quel sabato pomeriggio.
Io vestito in maniera non usuale ad uno chef che aspetta la sua metà vestita di bianco fuori da una chiesa. Dal 19 Maggio vissero tutti felici e contenti , non che a oggi non lo fossimo.
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