Anche Cenerentola era una cozza - Fabio Barbato Personal Chef
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Anche Cenerentola era una cozza

Se parti dal presupposto che nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma non è poi così complicato cercare di capire il concetto che anche Cenerentola era una cozza.

Tra gli stereotipi più sbagliati, a mio modesto avviso, c’è quello che individua la cozza con l’accezione di bruttezza.

Personalmente non condivido, ma nulla mi impedisce di cercare di trasformare una cozza, in una principessa, almeno per un aperitivo od una cena, agghindandola e truccandola proprio come è capitato a Cenerentola.

Quindi partiamo da… C’era una volta una cozza, che pensava di essere brutta e anche un pò sfigatella, ma in realtà, oltre ad essere il più grande filtro che Madre Natura ha creato capace di filtrare 5 lt d’acqua al minuto, è anche in realtà bella e sopratutto buona già così come è, naturale e semplice.

Ciò non toglie che una cosa bella, buona e semplice si possa ulteriormente migliorare rendendola unica e ancor più completa, racchiudendo tutto in un boccone.

Anche Cenerentola era una cozza vuole essere un tentativo, anche piuttosto ben riuscito, ma lascio ai posteri l’ardua sentenza, di trasformare qualcosa di bello, ma considerato brutto, in un boccone appagante alla vista e ancor più completo e avvolgente al palato.

Anche Cenerentola era una cozza

Ingredienti per 4 persone

  • 10 cozze fresche
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 ciuffo di prezzemolo fresco
  • 100 ml di vino bianco secco
  • 1 cetriolo
  • 1 pizzico di habanero disidratato
  • 1 cucchiaio di succo di lime
  • 1 uovo
  • 3 cucchiai di farina di semola rimacinata
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • 2 cucchiai di semi di sesamo
  • 1,5 g di agar agar
  • q.b di olio di semi
  • q.b di sale e pepe nero

Preparazione

  • Pulisci le cozze meticolosamente sotto acqua corrente.
  • Fai soffriggere in una padella l’olio evo con uno spicchio d’aglio, un pizzico di peperoncino e i gambi del prezzemolo.
  • Quando inizia a sfrigolare metti le cozze in padella, versa il vino bianco e copri con un coperchio.
  • Quando le cozze inizieranno a schiudersi spegni il fuoco e lascia intiepidire.
  • Filtra con un colino il liquido delle cozze e riportalo a bollore e aggiungi l’agar agar, mescola con una frusta e lascia sobbollire per 3 minuti.
  • Preleva il liquido con una siringa priva d’ago e fai sgocciolare goccia a goccia in un bicchiere contenente olio di semi molto freddo.
  • Lo shock termico ne creerà la sferificazione che si depositerà sul fondo del bicchiere poi scola delicatamente, risciacqua il risultato ottenuto e riponi su carta assorbente.
  • Sbatti l’uovo in una scodella, regola di sale e pepe nere e aggiungi un trito finissimo di prezzemolo.
  • Preleva i mitili dai gusci ormai freddi e infarinali nella semola eliminando la farina in eccesso.
  • Passali nell’uovo e successivamente in un mix di pangrattato e semi di sesamo.
  • Fai una bronoise con il cetriolo e condisci con poco olio evo e succo di lime ed una spolverata di sale fino e habanero disidratato
  • Cuoci per 2 minuti in acqua leggermente salata la pasta di BluRhapsody poi scola e fai raffeddare. (clicca e vai all’ eshop)
  • Riempi i Mussel con la bronoise condita
  • Porta a 180°C l’olio di semi e friggi fino a doratura le cozze.
  • Scola su carta per fritti e sistema le cozze sulla bronoise di cetriolo.
  • Finisci posizionando la sferificazione del liquido di cottura delle cozze sul boccone fritto e servi ancora caldo.

Un contrasto tra fresco, caldo, croccante e acido che ti farà rimanere come il principe nella favola dove anche Cenerentola era una cozza.

ah dimenticavo, provalo con un saten ghiacciato e poi vedrai che vissero tutti felici e contenti.

FB

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